Bliss point e la fabbrica di schiavi-min

La tecnologia del Bliss point e la fabbrica di schiavi

Nell’articolo precedente, hai letto di come le grandi corporation dell’industria alimentare sono coinvolte nella manipolazione degli alimenti e dell’esistenza del Bliss point.

Ora ci addentreremo specificamente nei loro laboratori, per comprendere questo Bliss point e perché alcuni alimenti sono cosi irresistibili.

Inoltre scoprirai per quale motivo questa magia dell’effetto “Mmmhhh”, sia nella quasi totalità dei casi, una caratteristica dei prodotti alimentari e non del cibo naturale.

 

Bliss point e la fabbrica di schiavi-min

L’inconsapevolezza alla base della schiavitù

A queso proposito, ti racconto un aneddoto che mi è successo tra sabato 1 maggio e martedì 4 aprile 2017.

In quei giorni,  durante un dialogo via WhatsApp con un ragazzo appena uscito da un ciclo di riabilitazione dopo la rottura del tendine d’achille, le domande su come rimettersi in forma, finirono inevitabilmente sui classici quesiti inerenti l’alimentazione.

Due di questi messaggi sono molto significativi e perfetti per introdurre l’oggetto di questo articolo, ovvero il Bliss point.

Tralasciando i particolari tecnici, questo ragazzo mi mandava le foto dei pasti che consumava, per permettermi di valutarli e darle gli eventuali suggerimenti di correzione la dove commetteva degli errori.

Nella foto che segue puoi vedere a sinistra, la foto di un pasto consumato il sabato, e a destra la foto dello stesso pasto corretto consumato il martedì seguente.

Valutazione pasti bliss point e dipendenza palatale

Sicuramente esclamerai: “Che grandissima banalità!!” e non posso che darti ragione!

Oggi chiunque è a conoscenza che le patate fritte non sono una buona scelta alimentare, e che una bella insalata è sempre da preferire!

Beh, credo che la risposta che mi diede, dopo aver ricevuto i complimenti che gli feci quando ricevetti la seconda foto, non ti risulterà tanto banale.

La risposta rivelatrice

Pieno di entusiasmo e devo ammettere con una punta d’orgoglio, gli scrissi: “Bravo! sei grande!” e di tutta risposta mi scrisse:

Che tristezza però

Io non mi stupì affatto, sono abituato a dialogare con persone completamente inconsapevoli della loro dipendenza palatale.

L’effetto droga del cibo ha una potenza cosi alta da mettere in secondo piano qualsiasi altro risultato, poco importa se scegliere la vera nutrizione permette una ripresa migliore da un trauma, una resa più efficiente durante la giornata o l’aumento delle probabilità di godere di un ottima salute per tutta la vita.

Il cibo è ormai un modulatore dell’umore e delle emozioni e nessuno ci fa caso, perché è diventata una cosa normale, ma non sarebbe cosi normale senza la tecnologia alimentare.

La tecnologia del Bliss point

Ricordi quando nell’articolo: I macro errori dell’alimentazione moderna ti ho parlato degli aspetti odierni dell’alimentazione?

L’aspetto emotivo che riveste l’alimentazione è il punto d’arrivo dell’industria alimentare.

Infatti il suo obbiettivo è:

creare prodotti alimentari che stimolano il piacere (emozione) fino ad arrivare ad una sorta di assuefazione o vera e propria dipendenza.

Ma come è possibile che questo avvenga, come ci riesce?

Negli articoli precedenti ti è già capitato di leggere che ogni sostanza introdotta nell’organismo è un segnale che innesca una serie di azione e reazioni del nostro organismo.

Lasciando ad un articolo interamente dedicato, l’onere di spiegarti come agiscono gli additivi alimentari, prendiamo in considerazione le tre sostanze base per ottenere un perfetto Bliss point.

Quelle usate agli arbori dell’industria alimentare, prima che si introducessero tutte le sostanze prodotte in laboratorio:

  • Zuccheri
  • Sale
  • Grassi

Stimolo, risposta, esperienza, dipendenza

Per farti capire correttamente quello che intendo quando dico che ogni sostanza che introduciamo nel nostro organismo induce un azione o reazione, ovvero una risposta dell’organismo stesso, ti sottopongo questa immagine:

Zucchero e droga bliss point e dipendenza palatale

Quello che vedi è il nostro cervello immortalato con una tecnica di neuroimmagin.

Le due immagini rappresentano il punto di massima attivazione dopo l’assunzione di zucchero (immagine a sinistra) e di cocaina (immagine a destra)

Le zone che vedi colorate di verde, sono le zone del piacere, e ricordando quello che hai letto negli articoli precedenti, le sostanze introdotte sono segnali, le zone del cervello attivate rappresentano la reazione del cervello dopo aver ricevuto il segnale.

La reazione del cervello, innesca conseguentemente una serie di risposte e attivazione di meccanismi dell’intero organismo, che portano ad esempio ad una stato di euforia, di carica, di energia.

Lo stimolo, questione d’intensità

Certo che l’intensità di stimolo dell’immagine di sinistra risulta maggiore, ma quello che ti succede dopo l’assunzione di zucchero, è identico come via preferenziale di stimolo neuro endocrino.

Si, ti riconfermo ancora una volta che la differenza nell’intensità di risposta è evidente, infatti il problema sta proprio in questa differenza di intensità.

Quasi tutti ci dimentichiamo, che una goccia ha la forza di bucare la roccia se continua giorno dopo giorno a battere nello stesso punto, basta che continui a farlo per un tempo sufficientemente lungo.

Questo lungo tempo fa si che non ce ne preoccupiamo e ci dimentichiamo dell’incessante battere della goccia.

La quantità di assunzioni di una certa sostanza, dovranno essere tanto più numerose quanto meno è intenso lo stimolo dei centri del piacere della sostanza per creare una dipendenza e le conseguenti problematiche.

Quindi, per diventare dipendente dalla cocaina, ti basteranno alcune assunzioni di tale sostanza, mentre per diventare dipendente dall’alcool te ne serviranno di più, e dal cibo?

Beh, dal cibo naturale, escludendo la naturale quanto ovvia dipendenza data dalla necessità di sopravvivere, non ti basterebbe tutta la tua vita!

Perché introducendo solo cibo naturale, senza le modificazioni tecnologiche semplici o complesse che siano, non riusciresti mai ad alterare in maniera disfunzionale i segnali che arrivano ai centri del piacere del tuo cervello.

La dipendenza palatale, non è una condizione genetica naturale, è la conseguenza indotta consumando prodotti alimentari caratterizzati da un bliss point sempre più forte.

La salute è come il conto in banca

Immagina le sbagliate scelte alimentari come una squadra di hacker che riescono a rubarti costantemente dal tuo conto e dalle tue transazioni, delle cifre impercettibili, mimando l’azione della goccia che cade sulla roccia.

Supponiamo che tu faccia un singolo pagamento al giorno, una volta per il carburante, una volta per la spesa, una volta per l’affitto, poi per la luce, e ancora per l’acquisto dei biglietti del cinema etc etc.

Se cosi fosse faresti 30 movimenti al mese e se l’hacker ti rubasse 10 centesimi a movimento ti porterebbe via 3 euro ogni settimana, cifra che difficilmente ti risulterebbe evidente.

Nell’arco di una vita riuscirebbe a rubarti  quasi 12500 euro.

Anche questa cifra potrebbe essere insignificante se diluita in 80 anni, ma se ipotizziamo che la stessa cosa avvenga per i tuoi genitori, per tuo fratello, per tua moglie i suoi genitori e sua sorella la cifra arriverebbe quasi 100000 euro.

Lo stesso calcolo fatto su un intera popolazione?

Sessanta milioni di italiani = 750.000.000.000 euro, settecentocinquantamiliardi di euro!

Ecco come l’alimentazione incide sulle spese della sanità pubblica.

La dipendenza è un debito

Nello stesso e identico modo si innesca la dipendenza palatale.

Gli stimoli dati dai prodotti alimentari, non paragonabili come intensità alle droghe pesanti ma, sicuramente di molto maggiori agli stimoli dei cibi naturali, possono essere paragonati al furto di 10 centesimi appena descritto, con un importante differenza:

Non ti vengano rubati i 10 centesimi di euro, bensì una frazione di forza di volontà e indipendenza dal cibo ogni volta che mangi.

Ogni singola volta che ingurgiti una caramella, un biscotto, uno snack, un pasto ricco di prodotti alimentari e non di alimenti, ti viene portata via una parte di indipendenza e libertà.

In che modo il Bliss point favorisce tutto questo?

L’esperienza, la risposta allo stimolo

Per raggiungere il massimo Bliss point, si deve possedere la capacità di miscelare le tre sostanze naturali (in questo articolo non tratterò di tutti gli altri additivi tutt’altro che naturali) più stimolanti i tuoi centri del piacere, ovvero:

  • zuccheri,
  • grassi,
  • sale.

Attraverso prove e metodiche scientifiche, l’industria alimentare ha raggiunto livelli di stimolo palatale elevatissimi.

In questo modo i segnali, ovvero gli stimoli (alimenti), producono una risposta molto più potente e profonda nel tuo cervello e l’esperienza che ne scaturisce, risultando più piacevole, innesca il meccanismo automatico di ricompensa.

Questa potenza di stimolo, insieme alla conoscenza della chimica e dei meccanismi del gusto che ha, tra le altre cose, reso possibile creare alimenti (aromi artificiali) che imitano il gusto di alimenti costosi o difficilmente reperibili, ha coronato l’industria alimentare come il pusher di maggior successo al mondo. (S.Branda)

Il loop del piacere e la dipendenza

Il senso che viene stimolato dal Bliss point è quello del gusto.

Rimandando ad un articolo specifico la spiegazione del gusto e dei suoi meccanismi, riassumo brevemente come, attraverso il gusto, si arriva a stimolare il centro del piacere del cervello umano dando origine alla dipendenza palatale.

La giusta sinergia tra zuccheri, sale e grassi manda un segnale che attiva il senso del gusto attraverso lo stimolo dei recettori gustativi che sono all’interno del cavo orale.

La combinazione dei tre ingredienti, è molto più potente come segnale a livello di coinvolgimento del senso del gusto, rispetto a come lo sarebbe se i tre ingredienti venissero ingeriti singolarmente.

Il gran buon sapore che ne risulta (Bliss point), arriva a stimolare una parte profonda del cervello detta “Nucleus accumbens”, dove i neuroni rilasciano una sostanza chiamata dopamina.

La dopamina è un neurotrasmettitore che infonde una profonda sensazione di piacere e benessere.

Questa sensazione o “esperienza” viene ricordata dal cervello come la “ricompensa” data dallo stimolo alla produzione di dopamina dal potente segnale, ovvero il gran buon sapore, inducendoti alla continua ricerca dello stimolo (cibo)

Loop del piacere bliss point e dipendenza palataleLa fabbrica di schiavi usa la tolleranza

Il loop appena descritto, a forza di ripetersi produce una subdola conseguenza.

Come la goccia che buca la roccia, modifica tutto il sistema stimolo/risposta/esperienza/ricompensa, aumentandone la tolleranza allo stimolo.

Questo significa che, per ottenere la stessa ricompensa, lo stimolo deve essere via via maggiore in intensità e/o frequenza.

Più voglia di un determinato prodotto e più frequentemente.

Grafico tolleranza bliss point dipendenza palatale

Ecco perché è cosi difficile fare a meno di certi alimenti.

Personalmente se apro un pacchetto di patatine lo devo finire ! e tu?

Se sei un soggetto che, come me, è decisamente sensibile all’effetto delle endorfine, capisci perfettamente cosa intendo.

La mia personale esperienza con la dipendenza palatale e i ruoli nascosti dell’alimentazione, mi rendono un esempio lampante per spiegare come queste caratteristiche si riflettono nella vita di tutti i giorni.

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3 Commenti

  1. Bellissimo articolo, Stefano! Quante volte mi succede di desiderare un particolare alimento di punto in bianco e non capire perchè! Adesso l’ho capito!
    Occorre veramente aprire e far aprire la mente delle persone perchè stiamo vivendo davvero in un enorme recinto di allevamento… Dobbiamo liberarci delle schiavitù del cibo per arrivare alla cultura della vera nutrizione!
    Complimenti ancora!

    1. Grazie per i complimenti Marco!
      Sono molto felice che l’articolo ti sia piaciuto, ti invito a leggere dal principio il percorso di educazione nutrizionale, partendo dalla pagina Nutrition.(https://stefanobranda.com/vera-nutrizione/)
      È proprio come dici tu, abbiamo perso il contatto con le cose di cui possiamo avere il massimo controllo e potere decisionale (pensiero, movimento e nutrizione), sperperando la nostra attenzione ed energia sulle peggio cose indotte da ….. Comunque ricorda: discernimento, logica, conoscenza e coscenza, sono le uniche possibili indicatrici di una via salutare.
      Per qualsiasi dubbio o curiosità commenta e chiedi!
      Fino ad allora, mangia bene, muoviti dall’interno e vivi appassionatamente, un abbraccio.

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